Logo Alzheimer Italia

NONNO PINUCCIO



Salve,
sono Federico, un ragazzo di 18anni. Mio nonno Pinuccio si è spento il 26 Dicembre 2006.
Sul vostro sito ho letto diverse testimonianze di malati di Alzheimer che durante una fase della malattia assumevano atteggiamenti violenti nei confronti di cose o persone.
Mio nonno era malato da 6 anni, e non hai mai manifestato un gesto violento o tentativo di danneggiare qualche oggetto o persona. Ha sempre dimostrato una calma esemplare e un affetto che conservava sin da quando era giovane; quando andavo a casa sua mi stringeva sempre la mano, mi avvicinavo sempre a baciarlo e lui contraccambiava, certamente senza conoscere il mio nome o capire chi fossi, ma lui sorrideva e faceva l'occhiolino. Sono convinto che associava qualcosa al viso dei suoi cari.
Alla malattia nei suoi ultimi quattro giorni di vita si è aggiunta una pleurite, di conseguenza l'inevitabile ricovero in ospedale con la presenza fissa dell'ossigeno e della flebo; sono rimasto sorpeso dal fatto che lui nella sua sofferenza totale, con un affanno e una difficoltà respiratoria straziante, abbia avuto la forza di sorridere ai familiari e tentare di baciare i figli.
La notte prima che morisse sono stato sveglio accanto a lui, voleva che gli stringessi la mano e prima di entrare nella fase della morte mi ha fatto un ultimo sorriso accompagnato da un occhiolino.
Sono convinto che questo non sia un caso comune, mi farebbe piacere ricevere una vostra considerazione in quanto a cio. Comunque presto inviero una e-mail dettagliata con la storia travagliata di questo uomo.
Grazie.

Federico


Ritorna alla Sala di scrittura