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Alla mia eterna e carissima maestra di vita Aldina Borghi



Cara Mimi, quante volte sfogo la mia malinconia nella scrittura, immaginando che tu possa leggere le mie parole.
Sono trascorsi cinque mesi dalla tua morte ma è sempre forte il dolore che provo. Ti penso, penso a noi, agli ultimi giorni trascorsi insieme in quella triste casa di riposo dove ti sei spenta, da sola, senza nessuno, senza me al tuo fianco. Io, il bastone della tua vecchiaia, quella figlia che non hai mai avuto, quella bimba che hai visto crescere e a cui ha dato tutto il tuo amore fino all'ultimo. Tante volte sono entrata nella tua stanza, a stento mi riconoscevi ma appena ti ritornava la memoria mi guardavi, mi ammiravi, continuando a dirmi che volevi solo me e poi quel giorno, con un fil di voce sei riuscita a dirmi che sono stata l'unica a cui hai voluto bene e che me ne avresti voluto per sempre, Poi ti sei spenta ma sei riuscita a dirmi quello che mi hai sempre dimostrato, anche nei momenti di non lucidità, ma che non mi avevi mai detto.
Mi manchi Mimi ma sono felice per te perché adesso sei con i tuoi cari ed un giorno arriverò anch'io e tornerò a prendermi cura di te come ho sempre fatto.
Ti voglio bene,

tua Sara


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Ultimo aggiornamento di questa pagina 31 gennaio 2009