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UNA STORIA PARTICOLARE



Volevo raccontare la mia storia,
una storia particolare che riguarda mia madre ammalata di una patologia cerebrale simile all'Alzheimer ma di difficile diagnosi, costretta a letto, ormai irrigidita, nutrita artificialmente, assente a tutto quanto la circondava e la nascita del mio bambino Tiziano, avvenuta nel settembre del 1994.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare quello a cui abbiamo assistito: Tiziano aveva cinque mesi e cominciava a gattonare qua e là, come tutti i bambini, qualche volta lo facevamo salire sul letto della mia mamma pensando che forse a lei faceva piacere, ma eravamo convinti che probabilmente lei non si accorgesse della sua presenza.
Invece un giorno accadde uno strano evento: Tiziano avvicinò improvvisamente il suo viso a quello di mia madre, quasi a toccare naso contro naso ed iniziò ad emettere strani versi, come dei vocalizzi che normalmente non faceva e lei iniziò a rispondere faticosamente con altri suoni. Loro stavano comunicando, noi eravamo increduli, qualcuno pianse di commozione. Pensai che mio figlio non aveva ancora imparato a parlare e lei aveva invece perso la capacità di parlare e questo forse rendeva possibile il loro incontro. Questo fenomeno si è manifestato per un anno, tutte le volte che Tiziano vedeva mia madre ed ebbe fine quando lui imparò a formare frasi nel suo parlare. Io sono una persona molto pragmatica e mi sono posta molti interrogativi; una neurologa mi disse anche che la parte primitiva del nostro cervello possiede un rudimentale codice di comunicazione e che forse loro due avevamo messo in atto questo processo. Mia madre è mancata nel 1999, ma a me piacerebbe conoscere altre esperienze in tal senso, se qualcuno ne è stato testimone. Grazie per l'attenzione.

Fulvia Roggero


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