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Il ruolo della comunità Scout ..... nella mia vita



Entrare nella Comunità Scout Masci “Grosseto 2” per me ha significato aprire gli occhi alla vita una seconda volta, un rialzarsi da terra e guardarsi intorno per riscoprire quel mondo che da sempre mi ha circondata ma che non vedevo piu’ ormai da tempo.
Mi sentivo una nullità, chiusa nella mia solitudine, amareggiata e perfino arrabbiata, soffrivo del grigiore della quotidianità e dell’indifferenza della gente perché ..... mia madre si chiamava Uliva e oggi invece si chiama ALZHEIMER .....
Questa malattia, piano piano, giorno per giorno, anno dopo anno e sempre di piu’, mi ha stravolto e trasformato la vita ma innanzi tutto mi ha fatto conoscere mia madre come un’altra persona che ormai non è più tale: è una estranea dentro il suo stesso corpo, dentro la sua casa, mi guarda con occhi spenti che non mi riconoscono e che puntano là nel vuoto .... nel nulla.
Mia madre ha un mondo tutto suo, un mondo speciale, senza tempo, senza spazio e senza luogo.
Oddio, quanto mi manca mia madre! ....
Fisicamente è lì davanti a me ma chi sono io per lei, dove ci troviamo ... i suoi gesti ripetuti all’infinito, le sue mani che tremano ogni giorno di più, e quelle bugie inventate ma dette con una semplicità disarmante: i suoi ricordi non esistono più, nulla più ha a che fare con la realtà. Io sono la mamma e lei é la mia bambina. La mia vita nella sua vita.Ora che non “c’è” l’amo ancora di piu’.
Continuo a starle vicina, ad abbracciarla nella speranza di farle sentire il mio affetto, il mio calore, bacio quel volto smarrito e continuo ancora a stringere quelle mani che un giorno mi hanno tenuta in braccio.
Quando la porto davanti ad uno specchio e le dico che è sempre bellissima (lo è stata davvero nella sua vita) mi guarda con i suoi piccoli occhi stanchi e mi regala con un sorriso.
Piango, mi dispero e abbraccio questa vecchia bambina.
Sentirsi impotente davanti a questa vita così difficile mi ha portata ad uno stato di oblio mentale fatto di solitudine.
Gli amici sono volati via: per egoismo? per paura della malattia? Per mancanza di tempo? Non lo sò e non lo voglio sapere. Ma nostro Signore c’è!
Ecco che al mio orizzonte si è concretizzata la Comunità Scout ed è stato come trovare tanti amici che ti tendono la mano e ti dicono ... vieni, ora non sarai piu’ sola.
Ho fatto volontariato dentro casa mia. La Comunità mi ha aiutato e spronato a fare ancora di più, ad integrarmi nel gruppo e fare attività sociale con loro.
Ho capito che uscire fuori dalla mia realtà e cercare dei piccoli spazi per darsi agli altri otteniamo grandi benefici come quelli di una cura miracolosa: questa è la forza della solidarietà.
Hanno compreso e condiviso il mio calvario, le mie emozioni. Grazie di esserci "Grosseto 2".
(Aldemara Marzocchi)

MARA


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Ultimo aggiornamento di questa pagina 31 gennaio 2009