NON SONO PIU' LA STESSA
Ho sempre evitato questi siti, non ce la facevo a confrontarmi con chi ha il mio stesso problema, forse mi dava l'idea che tutto diventasse reale...Poi oggi, per caso, l'ho aperto e "vi" ho letti: tanti e tante compagne di sventura che sono come me e mi sono ritrovata a piangere lacrime che appartengono a tutti noi..perchè il dolore è lo stesso e l'intensità solo "noi" possiamo capirla..
Sono un medico e mi sono chiesta tante volte se avrei accettato meglio un'altra diagnosi per mia madre, se anzichè Alzheimer qualcuno avesse detto cancro..E mi vergogno di averlo pensato, tanto, ma a tratti mia madre mi manca in maniera così straziante da sentire come l'anima venissse strappata a morsi...
Mia madre, mia madre che c'è ma già non c'è più, mia madre che si preoccupava di me e quest'estate mi ha chiesto se io avessi ancora la mamma ed il papà... A volte mi ritrovo a guardare signore di mezz'età e a desiderare di essere adottata solo perchè qualcuno possa di nuovo stringermi al petto e dirmi che andrà tutto bene...
Non sono più la stessa, qualcosa si è rotto dentro di me 4 anni fa e so che la felicità della spensieratezza non l'avrò più.. Oh, certo, c'è di peggio, con il mio lavoro il "peggio" lo vedo ogni secondo ed è questo che non mi fa piangere, questo che mi fa fare la "forte" davanti agli altri, ma a volte la notte, a letto, vicino a mio marito, sento il dolore salire agli occhi e venire fuori bollente come lava e lo lascio uscire, silenzioso... Ci si abitua a tutto, so anche questo ma il dolore non mollerà la presa quando lei non saprà più chi sono io...
I malati di Alzheimer sono come dei bellissimi alberi di Natale a cui ogni giorno si spegne una lucina: all'inizio si continua a capire che sono alberi di Natale ma ad un certo punto non sembrano più tali e l'unica cosa che davvero spero è di non smettere di ricordare lei com'era 5 anni fa: bella, fiera, giovane, forte, indipendente...Bibi