SEI ANNI DI CALVARIO
In memoria di un Papà meraviglioso
Cari amici,
ieri, ventiquattr’ore fa, il morbo di Alzheimer ha portato via mio Padre, sessantacinquenne e da sei anni sofferente di questa terribile malattia.
Dal Presidente Reagan all’Ultimo degli Sconosciuti il comune destino di un finale esistenziale triste, in cui viene meno l’indipendenza e, lato più atroce, la dignità della persona stessa.
A noi rimane solo una rassegnata e silenziosa impotenza, unitamente al rispetto ed all’Amore per ciò che l’individuo è stato ed ha rappresentato.
Mia Madre è stata una Donna esemplare, poiché in questi sei anni di Calvario la nostra Famiglia composta di tre sole persone non si è mai separata neppure per un giorno.
A separarci ci ha pensato la malattia alle 15,40 di ieri.
Possano i Ricercatori (con il concreto aiuto di tutti noi) fare in fretta a debellare questo mostro pronto a colpire chiunque in maniera subdola manifestandosi in mille modi e camuffandosi in altrettanti.
Mio Padre è adagiato sul letto, con il suo ultimo regalo d’Amore impresso sul viso sotto forma di un sorriso dedicato alla moglie ed alla sorella al momento del trapasso. La Sua Anima serena ha trionfato sul male vile, e la vera Essenza dell’Uomo è volata via.
Vivrà in noi per sempre.Il figlio G.D.