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Dichiarazione di Parigi
Le priorità politiche del movimento Alzheimer

Il Rapporto Demenza in Europa 2006 è stato presentato da Alzheimer Europe, che raggruppa 31 Associazioni Nazionali Alzheimer, al Parlamento Europeo unitamente alla Dichiarazione di Parigi che riassume le priorità politiche del Movimento Alzheimer.
La Dichiarazione di Parigi, adottata all’unanimità il 29 giugno 2006 a Parigi al convegno annuale di Alzheimer Europe, chiede all’Unione Europea, all’Organizzazione Mondiale della Sanità, al Consiglio d’ Europa e ai Governi di:

Riconoscere la malattia di Alzheimer una priorità di sanità pubblica e avviare programmi a livello europeo, internazionale e nazionale
Dedicare un rapporto e una risoluzione del Parlamento Europeo sullo stato dell’assistenza, trattamento e ricerca della demenza in Europa
Riconoscere la malattia di Alzheimer come “flagello sanitario” ai sensi dell’Articolo 152 del Trattato CE e sviluppare un programma d’azione comunitario in tal senso
Studiare la possibilità di finanziare le attività di Alzheimer Europe per permettere lo scambio di informazioni e di buone pratiche delle varie associazioni nazionali
Inserire obbligatoriamente la demenza nella formazione medica
Sostenere le campagne di sensibilizzazione rivolte al all’opinione pubblica
Continuare a rendere disponibili i trattamenti esistenti nel quadro dei sistemi di rimborso nazionali
Finanziare uno studio sulle diseguaglianze esistenti all’accesso ai trattamenti esistenti per la malattia di Alzheimer
Favorire attività di ricerca paneuropee sulle cause, prevenzione e terapia della malattia di Alzheimer e degli altri
tipi di demenza
Aumentare i finanziamenti per la ricerca sulla malattia di Alzheimer e incoraggiare la collaborazione tra i vari centri
di ricerca nazionali
Promuovere il ruolo delle Associazioni Alzheimer presso i medici in modo che i pazienti con diagnosi di Alzheimer siano sistematicamente informati sulle associazioni esistenti e i servizi che queste forniscono
Riconoscere l’importante contributo delle Associazioni Alzheimer e fornire loro supporto finanziario
Riconoscere il peso rappresentato dalla malattia sui familiari e sviluppare servizi di sollievo
Sviluppare un’ampia gamma di servizi per le persone affette da demenza
Proporre un sostegno per le persone affette da demenza e i loro familiari per permettere loro di utilizzare i servizi
già esistenti
Estendere l’Open Method of Coordination anche per la cura a lungo termine e facilitare lo scambio di buone pratiche
a livello nazionale
Incentivare il codice deontologico medico affinché le persone affette da demenza siano informate della loro diagnosi
Incoraggiare lo scambio delle buone pratiche relative ai sistemi nazionali di tutela
Fornire una chiara regolamentazione per l’adozione di direttive anticipate efficaci accompagnate da tutele appropriate.
La Federazione Alzheimer Italia sostiene questa dichiarazione e Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione, lancia un appello anche al Governo Italiano affinché prenda coscienza dell’aggravarsi del problema e programmi politiche sanitarie che tengano conto delle reali dimensioni di una malattia che si sta trasformando in una vera e propria epidemia. “Nel nostro Paese è urgente migliorare i servizi creando una rete assistenziale intorno al malato e alla sua famiglia che non li lasci soli ad affrontare il lungo e difficile percorso di malattia”.

Milano, 21 giugno 2007



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Ultimo aggiornamento di questa pagina 19 dicembre 2008