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Le iniziative nel mondo
Le iniziative in Italia

La Giornata Mondiale Alzheimer

21 Settembre 2002
9° Giornata Mondiale Alzheimer
Visione parziale
Un diario dell'Alzheimer

Un libro e una mostra per
guardare alla malattia
dal punto di vista del malato


La Giornata Mondiale Alzheimer rappresenta, in tutto il mondo, un momento di informazione e coinvolgimento su di una malattia di cui, solo in Italia, soffrono circa 500.000 persone. L’appuntamento di quest’anno ha un valore ancora più profondo: guarda al problema dal punto di vista del malato. Una “visuale” che si trova racchiusa nel libro “Visione Parziale: un diario dell’Alzheimer”, che è la prima testimonianza trasmessa direttamente da un malato di Alzheimer. Il libro verrà presentato, alla presenza del Ministro della Salute, Girolamo Sirchia
Lunedì 16 settembre alle ore 11.00
presso
Sala Conferenze – Palazzo Reale
Piazza Duomo 12, Milano
in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata alle immagini con cui Nancy Andrews, fotografa del “The Washington Post”, ha accompagnato il toccante diario di Cary Smith Henderson, malato informato e consapevole. L’autore, aiutato dalla moglie Ruth e dalla figlia Jacky (entrambe presenti all’incontro milanese, come del resto la fotografa Nancy Andrews), ci ha voluto trasmettere – oltre alle conferme di quanto si sa dal punto di vista scientifico sulla malattia – i suoi sentimenti, le sue paure, la sua volontà di affrontare la malattia. Cary Henderson dalle pagine del suo libro ci porta per mano lungo un viaggio di un anno nel mondo dell’Alzheimer visto dall’interno.
Il libro, edito dall’Associazione Goffredo de Banfield di Trieste e dalla Federazione Alzheimer Italia insieme, sarà disponibile esclusivamente presso le sedi delle Associazioni Alzheimer. La Mostra, che Palazzo Reale ospiterà sino al 29 settembre (con ingresso libero e aperta dalle ore 10.00 alle ore 17.30), visualizza il messaggio di Cary Henderson dando vita al racconto di un percorso umano di straordinaria intensità: una documentazione capace di “rendere umano quel viaggio inumano”. Henderson non è solo la voce narrante di una testimonianza diretta, è anche colui che trasferendo le proprie emozioni ha guidato l’obiettivo del fotografo e gli ha consentito di fissare in immagini l’Alzheimer.
La mostra vuole rendere omaggio alla sfida affrontata da Cary Henderson, affermando la “centralità del malato”. Perché “le persone con l’Alzheimer pensano, forse non le stesse cose delle persone normali, ma pensano. Si domandano come le cose succedano, perché succedano in un dato modo…”. questa mostra, insieme al libro che ne è il fondamento, contribuirà a portare una testimonianza circa la possibilità di un ruolo attivo del malato, l’espressione della sua volontà e della sua progettualità.

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