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PER CHI ASSISTE IL MALATO

PARTE QUARTA
Problemi legati a disturbi fisici

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Convulsioni
Il mese scorso mio fratello ha avuto una convulsione. Poiché non capivo cosa stava succedendo, fui presa dal panico. Eppure non c’erano state conseguenze. Dopo chiamai la dottoressa: mi spiegò che era una conseguenza della demenza, ma nulla di cui preoccuparsi. Mi disse anche come dovevo comportarmi; credo che se dovesse succedere ancora me la caverei molto meglio.
 

La convulsione è causata da una scarica elettrica anomala a livello delle cellule cerebrali. Non è la stessa cosa di una crisi epilettica e non rappresenta l'inizio di una nuova disfunzione. È semplicemente una conseguenza della demenza. Anche se può essere impressionante assistervi, raramente provoca danni e non è un segno di malattia mentale. Alcune convulsioni sono più impressionanti di altre. Una convulsione può manifestarsi con un movimento ripetitivo e incontrollato di una mano o di un braccio, oppure con una rigidità generalizzata, con denti serrati, scatti muscolari e - in alcuni casi - arresto respiratorio. Se ci troviamo a dover affrontare una circostanza del genere, possiamo sentirci comprensibilmente terrorizzati e impotenti. Tuttavia, una volta che abbiamo capito di che cosa si tratta e sappiamo come comportarci, la situazione sembrerà probabilmente più controllabile e ci sentiremo meno angosciati.


 
Come affrontare un episodio convulsivo
 
  • Cercare di rimanere calmi e non farsi prendere dal panico
  • Lasciare che la convulsione abbia il suo corso senza cercare di fermarla
  • Adagiare con delicatezza il malato sul pavimento e liberare lo spazio circostante
  • Allentare gli indumenti
  • Se sembra che il malato abbia smesso di respirare, sollevargli con delicatezza il mento e spingergli indietro la fronte per liberare le vie aeree
  • Dopo la convulsione, rassicurarlo
  • Chiamare il medico se si tratta del primo episodio di convulsione e se le convulsioni si presentano nei primi stadi della malattia


Come affrontare un episodio convulsivo
Che cosa fare quando il malato ha una convulsione
Come abbiamo detto, non c'è nulla di cui preoccuparsi. Se riusciamo a mantenere la calma, saremo in grado di ragionare con più chiarezza e di fare tutto il necessario per impedire che il malato si faccia del male. Non è opportuno cercare di bloccare la convulsione o mettere un cucchiaio nella bocca del malato; anzi, questi comportamenti vanno evitati. Lasceremo semplicemente che la convulsione faccia il suo corso. Tuttavia, come conseguenza del movimento incontrollato delle braccia e delle gambe, il malato rischia di ferirsi contro i mobili circostanti. Cercheremo allora di sdraiare dolcemente il malato sul pavimento o su una poltrona morbida, allontanando gli oggetti contro cui potrebbe ferirsi e allentando gli indumenti.
Che cosa fare dopo la convulsione
Quando la convulsione si è esaurita, controllare che il malato stia respirando. Se sembra che non riesca a respirare, dobbiamo sollevargli il mento con delicatezza e spingergli indietro la fronte per liberare le vie aeree. Se ci accorgiamo che c'è della saliva intorno alla bocca, dobbiamo girargli il capo con delicatezza da un lato e liberare la bocca. Dopo la convulsione, il malato può essere scioccato dall'esperienza e aver bisogno di rassicurazione. Alcuni malati si sentono irritati o nervosi, altri confusi. Può darsi che il malato non si renda conto dell'accaduto. Anche chi assiste può essere turbato dall'esperienza, specialmente se si tratta della prima volta. Dopo il primo attacco, quando avremo avuto il tempo di riprenderci, dovremmo chiamare il medico perché possa stabilire la causa, prescrivere eventualmente dei farmaci per ridurre il rischio di ulteriori convulsioni e dare ulteriori consigli su cosa fare in futuro. Sarà opportuno anche in seguito contattare il medico per riconfermare la diagnosi se le convulsioni si presentano negli stadi iniziali della malattia o se si ripetono.

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Ultimo aggiornamento di questa pagina 31 dicembre 2008