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Il 27 giugno 2017 Alzhemer Europe ha presentato al Parlamento Europeo, davanti ai delegati delle associazioni e delle principali aziende
farmaceutiche, a esperti e professionisti, la pubblicazione “European Dementia Monitor”.
Obiettivo principale dell’indagine, che ha
riguardato tutti gli Stati membri dell'Unione europea (ad eccezione dell'Estonia), nonché Albania, Bosnia-Erzegovina, Jersey, Israele, Monaco,
Norvegia, Svizzera e Turchia, è confrontare e valutare le strategie e le politiche dei Paesi europei di fronte alla sfida della demenza in base
a dieci differenti categorie:
- La disponibilità di servizi di assistenza
- L'accessibilità dei servizi di assistenza
- Il rimborso dei medicinali
- La disponibilità di studi clinici
- Il coinvolgimento della nazione nelle iniziative europee di ricerca sulla demenza
- Il riconoscimento della demenza come priorità
- Lo sviluppo di iniziative a favore delle persone con demenza
- Il riconoscimento dei diritti legali delle persone con demenza e dei loro familiari
- La ratifica dei trattati internazionali e europei sui diritti umani
- Il riconoscimento dei diritti dei familiari riguardanti la cura e il lavoro
Dall’indagine è emerso che nessuno dei 36 Paesi considerati merita il punteggio pieno in tutte e dieci le categorie e che persistono differenze
significative tra uno e l’altro.
La classifica generale vede al primo posto la Finlandia con un punteggio complessivo del 75,2%, seguita da Inghilterra (72,4%), Paesi Bassi (71,2%),
Germania (69,4%), Scozia (68,8%) e Italia 52,9%.
L’Italia è il paese più impegnato, coinvolto e attivo nelle collaborazioni di ricerca europee, ma si posiziona solo a metà della classifica generale
(stilata sulla base dei risultati ottenuti dagli Stati nei singoli domini, ciascuno dei quali contribuisce al 10% dello score totale)
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