I NOSTRI SIMILI
Prima della malattia, mia sorella aveva le mani d'oro.
Sapeva cucinare, lavorare a maglia e all'uncinetto,
cucire vestiti, eseguire ricami. E aveva un cuore
anch'esso d'oro. Ne hanno approfittato tutte le amiche.
Gratis. A volte io la rimproveravo per tanta disponibilità.
E lei: "Proprio tu parli, che sei peggio di me?".
Oggi quelle amiche sono scomparse, non si fanno
più vedere o sentire. Nessuna che venga a trovare o
che porti un po' fuori la "bravissima e carissima Maria".
E dire che a questo mondo ci chiamiamo "simili".Eric
Ultimo aggiornamento di questa pagina 15 febbraio 2009