VERSI PER UN MALATO DI ALZHEIMER
I
Padre, è la tua figura
figura di me?
E sono mie le tenebre
che vanno serrando
il tuo cervello?Padre, con le mani sulle tempie
non fermerai lo sfacelo
dei circuiti tuoi cerebrali.
Verrà comunque l'abisso calmo
e sarà camera oscura e liquido di contrasto
per l'agnizione dei fantasmi miei.II
Non sollevi più cento volte al giorno la cornetta,
il telefono non suona a vuoto,
o la voce mia non trovi
che ti respinge dolcemente.Ora sono io a cercarti per trarre pace
dai tuoi disturbi e fraintendimenti,
dalle sconnesse tue sequenze verbali:
Nella Relazione è scritto "insalata di parole".III
Seguivano dunque l'arco del tuo declinare
i violenti rimbrotti che un tempo,
senza apparente ragione, a noi figli impartivi.
Per te chiedevi pietà
che da noi per gli altri esigevi.IV
Ho indugiato sulla porta della tua camera,
ti ho sentito dormire, respirare profondamente.
Ti sei levato a metà della notte,
come il cane hai orinato contro il muro.da "Non dire sorte"
Pierfrancesco Meneghini