Un incontro per parlare della malattia di Alzheimer non solo sotto il profilo medico ma anche e soprattutto della
famiglia quello proposto dalla Federazione Alzheimer Italia, che mercoledì 12 dicembre 2007 alle ore 17.30 presso
la Sala Colonne della Banca Popolare di Milano in via San Paolo 12 presenta il romanzo “Lo sconosciuto” di Nicola
Gardini e il manuale “L’operatore e il paziente Alzheimer” di Raffaella Galli e Mariarosa Liscio.
“Lo sconosciuto” è un romanzo autobiografico e narra la storia di un uomo, Nicola, che vede suo padre, Bruno,
malato di Alzheimer, trasformarsi giorno dopo giorno e inesorabilmente in uno sconosciuto. Sebbene quella di Nicola
Gardini sia una storia unica e personale, nelle vicende drammatiche dei suoi personaggi si possono riconoscere la
vicende di tante altre persone che abbiamo incontrato, che abbiamo amato e perso. In questo piccolo libro c’è
qualcosa che ci accomuna tutti, anche coloro che l’Alzheimer non l’hanno conosciuto ancora.
“L’operatore e il paziente Alzheimer” è invece un manuale che illustra i problemi del comportamento del
malato e i modi per affrontarli. Ha un obiettivo ambizioso: raggiungere gli operatori sanitari e modificare la loro
cultura assistenziale. Perché, affermano le autrici, è sbagliato pensare che il malato di Alzheimer abbia perso
ogni capacità di comunicazione: egli comunica come può e sta a noi imparare a capirne il disagio interpretandone il
comportamento.
Partecipano all’incontro, oltre agli autori, il medico e psicoanalista Alberto Spagnoli e la giornalista Gianna Milano.
Il romanzo ”Lo sconosciuto” può rappresentare un regalo di Natale che rompe il silenzio e l’indifferenza che
circonda ancora la malattia e, inoltre, grazie alla collaborazione tra l¹editore Sironi e la Federazione Alzheimer
Italia, ogni copia del romanzo acquistata a prezzo scontato su www.sironieditore.it permette di raccogliere fondi
che saranno devoluti alla Federazione Alzheimer Italia. I fondi raccolti con questa iniziativa aiuteranno a
potenziare i servizi, della Federazione Alzheimer, per essere vicini con nuove attività ai malati e alle loro
famiglie. |