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Un mostro che ti distrugge il fisico e l'anima



Un mostro che ti distrugge il fisico e l'anima. Una bomba atomica che esplode e semina altre piccole particelle di radiazioni. Un viso con l'espressione dell'esorcista.
"Questo è l'Alzheimer". Indefinibile, senza inizio e fine tangibili. Nessuna giustificazione, nessun significato .....niente di niente....
Forse perchè prima era così, forse perchè prima diceva così..... no, no niente! non c'è nessun significato.
La mente piano piano lascia il posto ad un mostro che si impossessa di lei e poi distrugge gli altri; quelli che l'hanno sempre amata per quel che era. I più vicini toccano con mano e con il cuore e vivono nel ricordo ma non riconoscono più nulla di quel corpo.
Si............ è solo un corpo, un involucro insensato ma cattivo, perfido, deprimente.
Una furia espolsiva senza ragione. E tu che cerchi di capire. Cerchi di giustificare e giustificarti, cerchi una ragione. Non c'è!!!!!!!!!!! Non cercarla, non c'è. Non è un mondo reale, è una dimensione parallela. Un negativo del tutto e del nulla. Ti guardi intorno e la vita è lì, l'assapori, la tocchi ma questa non è vita è la morte dell'anima mentre il fisico combatte per divorarla.
Non riesce a salvare niente, povera mamma, cerco di aiutarla ma la "cosa" prende il sopravvento. Mi respinge, mi blocca, cerca di mostrarsi nella sua parte peggiore. Mi fa paura non la sopporto. La combatto ma sono allo stremo delle forze. E' mia madre, è MIA MADRE.
Urlo "sono tua figlia", grido ma non mi sente più, non mi ascolta più, non mi riconosce più. Non riconosce più nessuno e nessuno può toccarla. La sua forza è incredibile, è quasi più forte di una tigre. Non è lei mia madre. Non è lei quella che mi raccontava le favole quando ero triste, che mi coccolava quando avevo paura, che mi accudiva ad ogni minimo problema di salute per me e per gli altri.
Questa "cosa" non può convivere con noi. Questa non è casa sua. "Fuoriiiiiiiiiiiiiiiiiiii............... vai fuori" grido con rabbia. Ma nessuno mi ascolta. Non ci sono armi, non ci sono cure, non c'è niente di niente. La mia mamma non c'è più. Sono impotente nella mia razionalità.
Ti amo mamma

Sabrina


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