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- Rassicurare il malato dicendogli che torneremo presto
- Trovare qualcuno che gli tenga compagnia durante la nostra assenza
- Trovargli qualcosa da fare mentre non ci siamo
- Consultare il medico
Come affrontare il problema del malato che ci segue ovunque
Rassicurare il malato dicendogli che torneremo presto
Il malato di demenza deve essere rassicurato sul fatto che
torneremo e su quando torneremo, in termini che lui possa intendere. Sfortunatamente, i malati di demenza
hanno un senso distorto del tempo e possono fraintendere quello che diciamo, oppure pensare che cinque minuti
equivalgano a cinque ore (vedi il capitolo "Disorientamento").
Trovare qualcuno che gli tenga compagnia durante la nostra assenza
Può essere difficile spiegare quando saremo di ritorno, oppure
convincere il malato a starsene in un'altra stanza per lasciarci un momento di tranquillità. Tuttavia ci
accorgeremo probabilmente che, se si trova qualcuno che goda della sua fiducia, è più facile che il malato
ci lasci andare senza cercare di seguirci. Non dobbiamo sentirci in colpa o egoisti per questo; abbiamo
diritto ad avere un po' di tempo per noi stessi e dobbiamo fare in modo di ottenerlo. Non tutti hanno a
disposizione un centro diurno, ma può accadere che amici o vicini accettino volentieri di fare ogni tanto una
capatina per darci una mano. Forse è sufficiente chiederlo.
Trovargli qualcosa da fare mentre non ci siamo
Trovare una attività facile che il malato possa svolgere è un modo per tenerlo occupato ed evitare che ci segua. Non è necessario che sia qualcosa di utile, né che sia fatto bene; lo scopo principale è quello di distrarre l'attenzione del malato dalla preoccupazione della nostra assenza, in modo da poter fare quello dobbiamo senza essere ostacolati.
Se il problema persiste e si ha l'impressione che il malato si spaventi, è meglio contattare il medico, che può essere in grado di aiutarci.
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