ASSOCIAZIONE MUSICALE SOUND
con il patrocinio di
Federazione Alzheimer Italia
Provincia di Firenze
Comune di Pontassievein collaborazione con
Progetto Anziani Musicoterapia2 febbraio 2002
SUONI, MUSICA, MALATTIA DI ALZHEIMER II
con
Giacomo Downie
Musicoterapia nella "Globalità dei Linguaggi"23 febbraio 2002
IL MONDO DIETRO LA CANZONE
Canto Reminiscenza Identità
con
Francesco Delicati
INFORMAZIONI E ISCRIZIONI:
telefoni: 055/8367565
e mail: sound@ftbcc.it
COSTO
Un incontro L. 75.000
Due incontri L. 120.000
Il costo comprende uno spuntino nella pausa pranzo e le dispensePer ogni incontro verrà rilasciato un attestato di partecipazione
n. 20 posti disponibili per ogni data
Nel caso che il numero di richieste sia maggiore gli incontri verranno ripetuti in date da concordare.
Le iniziative sono la nostra risposta a quell'interesse verso mezzi efficaci per prendersi cura della persona anziana che abbiamo colto in familiari, assistenti, animatori, educatori, terapisti, medici, ecc. Lo scopo è definire idee e principi sviluppandoli in senso operativo, offrendo in tal modo spunti e strumenti.
Lo stage di G. Downie è la risposta a quanti hanno già preso parte a incontri precedenti e vogliono approfondirne le tematiche e l'opportunità per coloro che vogliono avvicinarsi ad un uso consapevole e raffinato della musica, nella sua globalità, come linguaggio particolarmente adatto a persone con decadimento cognitivo.
Lo stage di F. Delicati ci avvicina al mezzo della canzone, ne approfondisce i molteplici aspetti e in particolare il rapporto stretto che ha con l'identità delle persone e il potere di attivare processi legati al ricordo. Il canto, l'uso della voce, è lo strumento musicale più praticato dalla gente a livello non specialistico. La voce è il luogo dove si riflettono stati interiori che in tal modo possono esprimersi.
Le iniziative non si rivolgono necessariamente ad esperti di musica:NON SI RICHIEDE NESSUNA COMPETENZA SPECIFICA IN CAMPO MUSICALE. Torna su
2 febbraio 2002
SUONI, MUSICA, MALATTIA DI ALZHEIMER II
con
Giacomo Downie
Musicoterapia nella "Globalità dei Linguaggi"Il compiacimento nella relazione con gli altri e con il mondo è un MOTIVO di base senza il quale ogni tipo di riabilitazione fisica o cognitiva rischia di perdere senso. Il percorso degenerativo con cui si presenta la malattia di Alzheimer è caratterizzato dal progressivo isolamento e chiusura verso ogni tipo di interazione.
I linguaggi dell’arte e in particolare della musica sono una risposta concreta al problema della comunicazione col malato di Alzheimer e possono essere impiegati nella realizzazione di percorsi terapeutici aventi per oggetto la rivitalizzazione di aspetti relazionali.
La chiave del lavoro sta nel riconoscimento di un’affinità fra i processi creativi dell’artista e le strategie del malato per comunicare, per mantenere un contatto.
La musica circonda, accoglie, penetra, trasforma, unisce, crea legami, costruisce contesti, risveglia vissuti... Il malato di Alzheimer è in grado di guidarci in dimensioni della musica che spesso sottovalutatiamo.PROGRAMMA
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ore 9.30 Arrivo partecipanti ore 10.00 - 13.00 1. Presentazione del video "Musica e demenza"
Confronto con i partecipanti.
Dibattito: "quale musica? quale tecnica?"
L'identità musicale
Elaborazione di una proposta "biografia musicale"2. Suone e senso I: percorsi d'ascolto 3. Suono e senso II: il movimento. ore 14.00 - 18.00 4. Suono e senso III: canzone e comunicazione 5. COMUNICARE!
Gli strumenti musicali
L'oggetto, il gesto , il suono, le risonanze.
Esperienza: "interazioni sonore" e non dove si realizzeranno tecniche che applichino i principi presentati anche negli incontri precedenti.Confronto finale e conclusioni
23 febbraio 2002
IL MONDO DIETRO LA CANZONE
Canto Reminiscenza Identità
con
Francesco Delicati
PROGRAMMA
Torna su
ore 9.30 Arrivo partecipanti ore 10.00 - 13.00 1. Il ruolo della voce e del canto nel rapporto con la persona anziana e/o affetta da demenza di Alzheimer.
Confronto con i partecipanti.
Esperienze e riflessioni.2. Canto e identità. Esperienza del cantare in gruppo: rendersi conto del nostro sapere in canzoni ("quante ne conosciamo?", "quali sono quelle preferite?"). Con la canzone ricostruire una parte di vita importante trascorsa (canzoni dove, come, quando, con chi?) e rivedere luoghi, momenti, fatti e personaggi per rileggerli e valutarli. 3. Il rapporto tra canto, reminiscenza e identità. Esperienza: ascolto di canzoni e successiva verbalizzazione. Stimolazione di ricordi personali (memoria autobiografica ed episodica) e di associazioni attraverso repertori di canzoni del proprio retroterra canoro-musicale e di quello degli anziani. Alla ricerca di sensazioni, impressioni, emozioni, immagini, volti, luoghi, persone, situazioni... Definizione dello sfondo e delle principali tematiche della persona. ore 14.00 - 18.00 4. Presentazione del video "Gli anziani e le campane" e altro. Confronto con i partecipanti. 5. Canzoni e narrazione di storie. L'esperienza di ascolto/canto di canzoni in un contesto di gruppo è fonte di narrazioni e porta alla creazione di storie da raccontare e da drammatizzare. 6. Creazione di canzoni di contatto.
Esperienza creativa: utilizzare un canto base o una nuova melodia, reinventarne il testo o modificarne le parole, cantare ciò che la persona fa o/e cantarne il nome per evocare stati d'animo, sentimenti, movimenti. La canzone composta o improvvisata come prima espressione reciproca, come comunicazione musicale e come relazione con l'altro.Confronto finale e conclusioni.
Francesco Delicati
Diplomato al Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi, ha arricchito la sua formazione con M. Scardovelli (Dialogo Sonoro e Programmazione Neuro Linguistica), G. Cremaschi (Corso Biennale di Improvvisazione al pianoforte) e R. Benenzon. Intreccia nella sua ricerca competenze diverse attinte dall'ambito dell'animazione, del teatro, dell'espressione corporea e delle discipline psicocorporee. Lavora con anziani dal 1989 e da alcuni anni collabora con A.M.A.T.A. Umbria (Associazione Malati Alzheimer e Telefono Alzheimer) in un progetto di day-hospital per persone affette da demenza. Ha scritto "Il canto fa venire fuori il paese più in fretta. Esperienza di Musicoterapia con gli anziani di una casa-albergo" (P C C, Assisi, 1997).