Milano, 10 luglio 2008 - Nell’Unione Europea vivono oltre 6,4
milioni di malati di demenza. Per questo il capo di stato francese Nicolas Sarkozy, presidente di turno del Consiglio
Europeo, ha dichiarato che farà della lotta all’Alzheimer una priorità per tutta l’Europa. Nella conferenza stampa
tenuta a Parigi insieme a José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea, Sarkozy ha annunciato che la
Presidenza Francese si dedicherà allo sviluppo di un Piano Europeo Alzheimer e che lavorerà con tutti i suoi partner per
trovare soluzioni concrete a questa calamità che colpisce milioni di Europei. E il Presidente Barroso sosterrà
l'iniziativa francese di discutere la lotta all’Alzheimer con tutti i 27 Stati Membri garantendo il suo impegno personale
a trovare risposte alle preoccupazioni quotidiane degli Europei.
Primo passo della lotta europea all’Alzheimer sarà l’organizzazione della
Prima Conferenza della Presidenza Europea sull’Alzheimer in programma a Parigi il 30 e 31 ottobre prossimo. La
Federazione Alzheimer Europe, cui aderisce la Federazione Alzheimer Italia, su invito del Ministro della Salute francese
Roselyne Bachelot, farà parte del comitato organizzatore. La conferenza rappresenta il primo grande successo conseguito
dall’Alleanza Europea per l’Alzheimer promossa da 27 parlamentari europei di 16 Paesi per stimolare una politica
sanitaria europea per l’Alzheimer e provvedimenti adeguati nei diversi Paesi. Hanno aderito numerosi altri parlamentari
e attualmente sono 70 di 21 paesi (fra cui gli italiani Alessandro Battilocchio e Guido Podestà).
Per quanto riguarda la Francia, con il 3° Piano Alzheimer Sarkozy
investirà, nell’arco di 5 anni, 1,6 miliardi di euro destinati a migliorare sensibilmente la diagnosi, la cura e la
ricerca in questo campo. Il Piano prevede in particolare la creazione di Case per l’autonomia e l’integrazione dei malati
su tutto il territorio francese ( 11mila posti per l’accoglienza diurna e 5.600 posti per la degenza provvisoria) e
l’assegnazione di 200 milioni di euro alla ricerca nell’ambito di una nuova Fondazione di Cooperazione Scientifica che
dovrà favorire la collaborazione fra i ricercatori europei e lo sviluppo di progetti complementari. Iniziative analoghe
dovranno essere adottate nei diversi Paesi.
“Il Piano francese rappresenta un esempio importante per l’Italia dove
si è calcolato che i malati di Alzheimer sono oltre 500mila, il 20% della popolazione sopra i 65 anni – ha dichiarato
Gabriella Salvini Porro, presidente della Federazione Alzheimer Italia presentando due importanti progetti promossi
dalla Federazione.
Il primo progetto, avviato ormai da un anno, riguarda il Primo
Censimento dei Servizi di Assistenza e Cura ai malati di Alzheimer in Lombardia condotto in collaborazione con
l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano per aiutare le famiglie ad orientarsi tra centri diurni,
assistenza domiciliare, assistenza sociale, case di riposo, RSA e istituti di lungodegenza, cioè tra tutti quei servizi
che dovrebbero offrire un supporto o una soluzione ai bisogni del malato. Il progetto è il primo del genere in Italia ed
è coordinato del professor Alessandro Nobili, capo laboratorio “Valutazione qualità delle cure e dei servizi per
l’anziano” dell’Istituto Mario Negri.
Nella prima fase, già completata, il progetto ha classificato e suddiviso
i diversi servizi e strutture. Nella seconda fase, in corso, fornirà una valutazione di un campione dei diversi servizi
censiti sulla base di una serie di indicatori di qualità predefiniti. Il progetto pilota, una volta terminato, verrà
presentato alla Regione Lombardia con l’auspicio che lo faccia proprio. Inoltre la Federazione Alzheimer Italia stimolerà
la realizzazione di analoghi censimenti nelle varie Regioni d’Italia attraverso la rete delle sue 47 associazioni locali.
Il secondo progetto riguarda invece un studio longitudinale
sull’invecchiamento cerebrale promossa dalla Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso in collaborazione con la Federazione
Alzheimer Italia. Il progetto si avvale della buona relazione con il territorio che l’Istituto Golgi ha consolidato
nel tempo e della possibilità di una valutazione neuropatologica grazie alla Banca del Cervello inserita nel Centro
Ricerca Golgi Cenci. Il progetto sarà coordinato dal professor Antonio Guaita, direttore medico della Fondazione.
Infine, per ricordare al Governo la drammaticità di questa malattia e l’urgenza dei
provvedimenti e degli stanziamenti da adottare in campo socio assistenziale e della ricerca medico scientifica, in
occasione della Giornata Mondiale Alzheimer, la Federazione Alzheimer Italia ha organizzato per il terzo anno consecutivo
un Concerto Straordinario alla Scala di Milano. Ospite d’eccezione sarà la Staatskapelle Dresden che, sotto la direzione
di Fabio Luisi, eseguirà musiche di Richard Strauss e Johannes Brahms. La serata riveste un carattere eccezionale non solo
per il programma, ma anche per il messaggio che la Federazione Alzheimer Italia intende lanciare alla classe politica, a
quella medica e all’opinione pubblica: affinché prendano coscienza della gravità del problema Alzheimer e si rendano
conto delle reali dimensioni di una malattia che si sta trasformando in un’epidemia.
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