Le Attività del 1998
Una linea telefonica Pronto Alzheimer (02/809767), aperta quotidianamente, fornisce ogni tipo di informazione o semplicemente un'occasione di chiacchiera di sollievo (tutte le conversazioni vengono annotate per argomento e tipo di bisogno, dando luogo a un quadro della situazione "sul campo" di grande utilità per coloro che per motivi di intervento o di studio si servano dei numeri della realtà quotidiana).
Alla fine del 1998 le telefonate, tutte debitamente registrate, sono state 9615. Un numero che è cresciuto in maniera esponenziale nel corso degli anni: 1437 nel 1993, 2894 nel 1994, 5.245 nel 1995, 5.694 nel 1996, 7.708 nel 1997.
Nel corso del 1998 sono state fornite332 consulenze legali, 214 consulenze di tipo previdenziale, prevalentemente connesse al riconoscimento dell’invalidità e all’ottenimento dell’indennità di accompagnamento, 253 destinate al supporto psicologico.
E' stata curata la realizzazione del notiziario "Alzheimer Italia", di schede di consigli pratici, opuscoli illustrativi e del "Manuale per prendersi cura del Malato di Alzheimer". Torna su
Si sta valutando la possibilità e l'opportunità di assumere un documentalista che organizzi un Centro di Documentazione in quanto continuiamo a ricevere richieste di articoli, documenti e testi, da parte di studenti e specializzandi per i loro studi e/o tesi.
Uno degli obiettivi di Alzheimer Italia è quello di creare personale adeguatamente preparato per l'assistenza. La Federazione e le Associazioni Locali organizzano corsi di formazione adeguati alle richieste o alle necessità, che prevedono lezioni di varie discipline e di varia durata a seconda dei destinatari: familiari, volontari, operatori socio-sanitari, infermieri, medici. Qui di seguito elenchiamo i corsi realizzati dalla Federazione nel 1998.
"La malattia di Alzheimer"
Approccio multidisciplinare e indicazioni operative: corso di formazione per gli operatori dei Nuclei Alzheimer, delle RSA e dei CD per la casa di Riposo A. Moretti Bonora, Camposampiero PD (1998) "Lezioni per l'informazione e la formazione sulla malattia di Alzheimer"
1 Ciclo di lezioni sui diversi aspetti e problemi legati alla malattia di Alzheimer; (1998). "La malattia di Alzheimer"
Progetto di formazione sulle demenze rivolto a operatori di strutture residenziali per anziani in 2 Moduli con Fondazione Vita Vitalis, Omegna (1997-98-99)La Federazione Alzheimer Italia fa parte della Consulta delle Associazioni di Disabili presso il Dipartimento degli Affari Sociali ed è convocata e consultata periodicamente; inoltre partecipa al gruppo di lavoro, costituitosi nell'interno della Consulta, che si occupa dei "disabili gravi".
In due occasioni la C.U.F. - Commissione Unica del Farmaco - presso il Ministero della Sanità ci ha invitato a riunioni di lavoro per esporre i bisogni e le priorità dei malati di Alzheimer.
Transnational analysis on the socio-economic impact of AD in the European Union
Ricerca realizzata con London School of Economics, Ce.R.G.A.S. - Università Bocconi, Karolinska Institute, Stoccolma (1997/98)PREDICT - Transnational study on institutional care (1998-1999)
Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea , vede come project leader Susan Tester del Dipartimento Scienze Sociali dell’Università di Stirling (Scozia) e come partner l’Associazione scozzese - Alzheimer Scotland-Action on Dementia, l’Associazione spagnola – Fundacion Alzheimer e la Federazione Alzheimer Italia. Il progetto si compone di due parti: nella prima sono state raccolte le informazioni dai vari paesi sulla "Cura Istituzionale" per fare una mappatura dei servizi e conoscere la situazione attuale. La seconda parte sarà dedicata alla spiegazione, alla valutazione del ruolo della cura istituzionale e al confronto nei vari paesi europei. Dopo la valutazione delle tendenze dei singoli paesi l’obiettivo è quello di proporre e divulgare approcci innovativi validi per tutta Europa.Progetto CARER - Per vivere meglio i problemi della demenza
Un intervento a sostegno della famiglia per la gestione dei comportamenti che creano problema nel malato demente. (1998-1999)
La Federazione Alzheimer Italia ha avviato, a partire dal 3 maggio 1998, in collaborazione con il Laboratorio di Neuropsichiatria Geriatrica dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche "Mario Negri", un progetto pilota (Progetto "CARER") limitatamente all'area di Milano e provincia, cofinanziato dalla Regione Lombardia. Si tratta di un primo aiuto concreto alle famiglie con malati di Alzheimer che vivono in casa e che hanno dei disturbi del comportamento.
L'iniziativa viene effettuata su 100 famiglie che assistono a domicilio un malato affetto da demenza e che hanno contattato Alzheimer Italia nel periodo maggio-luglio 1998. Partendo dal presupposto che i disturbi del comportamento e dell’umore nel malato di Alzheimer influiscono pesantemente sullo stato di salute e sulla qualità della vita del familiare che si prende cura di lui si vuole valutare quanto un intervento strutturato – in termini di informazioni, counseling, supporto, educazione – fornito alla famiglia di un malato di Alzheimer e in particolare a chi ha il compito precipuo dell’assistenza, possa influenzare lo stato di salute, l'utilizzo di servizi sanitari e/o assistenziali sia da parte del carer che del malato e la frequenza di istituzionalizzazione.
Lo studio si concluderà alla fine di gennaio 2000.Manuale per prendersi cura del malato di Alzheimer
Questo strumento prezioso è frutto della collaborazione di Alzheimer Europe, Alzheimer Italia e della Commissione Europea.
Fa tesoro delle esperienze di vita di migliaia di famiglie di malati di Alzheimer di tutta Europa per offrire un aiuto concreto a chi si trova nella medesima situazione. Il «Manuale Alzheimer» ha un obiettivo importante: rispondere in modo chiaro ed esaustivo agli interrogativi che attraversano le giornate di chi condivide la propria quotidianità con una persona malata di Alzheimer. Il principio che lo ispira è semplice: assistere una persona affetta da demenza è difficile ed impegnativo. Ci vuole tempo, costanza e grande forza interiore per prendersi cura, giorno dopo giorno, di una persona che non è più la stessa. Ma una maggiore conoscenza della malattia e dei bisogni che porta con sé può sicuramente migliorare la qualità della vita del malato e di chi lo accudisce.
L’edizione italiana è stata curata e pubblicata dalla Federazione Alzheimer Italia ed è in distribuzione dal settembre 1999.Tavole Rotonde della Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale (Fiuggi); 8° Conferenza Alzheimer Europe (Lucerna); Convegno della Società Italiana dei Neurologi Ospedalieri (Trento); 6° Conferenza Internazionale sulla Malattia di Alzheimer (Amsterdam); Congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Firenze); Convegno della Società Italiana di Neurogeriatria (Alba); La valutazione multidimensionale geriatrica e il lavoro di equipe (Perugia)
18 - 21 settembre 1998 - La Federazione Alzheimer Italia ha allestito un "Punto di Incontro" in via Dante angolo via Rovello per incontrare e far incontrare le famiglie dei malati di Alzheimer, per dare informazioni sulla malattia, per presentare il Progetto CARER.
- "I Fioristi per l'Alzheimer - Un Bouquet per non dimenticare"
. Per ricordare e celebrare la Quinta Giornata Mondiale Alzheimer, 21 settembre 1998 l'Associazione Dettaglianti Fiori e Piante di Milano e Provincia ha messo in vendita, nei negozi dei Fioristi aderenti all'Associazione, uno speciale Bouquet. Parte del ricavato è stato destinato alla Federazione Alzheimer Italia. 16 ottobre 1998 -"92° Giro di Lombardia" La Federazione Alzheimer Italia è stata presente, con un'auto offerta da Giuseppe Grisoni, concessionario di Peugeot Italia e personalizzata da Extra Large, al seguito del Giro per ricordare Vincenzo Torriani, il Patron del Giro, morto di Alzheimer (Gerardo Langone ha rappresentato la Federazione).Torna su
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