Circa 75mila SMS e telefonate sono arrivati quest'anno dal 16 al 30 gennaio per sostenere Pronto Alzheimer, il primo servizio di aiuto telefonico ai malati e ai loro familiari
Sono stati circa 75mila gli sms pervenuti al numero 45503 da tutti i cellulari personali Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile e CoopVoce e dalle telefonate da rete fissa Telecom Italia, Infostrada, Fastweb e TeleTu per sostenere l’attività di “Pronto Alzheimer”: un grande risultato, che testimonia la generosità e la sensibilità degli italiani quando si parla di questa malattia, tutt’oggi inguaribile.
Con gli oltre 150 mila euro raccolti potremo coprire i costi di gestione della linea telefonica e cioè quelli di utenza telefonica, del personale specializzato dedicato, del materiale informativo che viene inviato a tutti coloro che si rivolgono alla linea telefonica e quelli per il personale addetto alla raccolta delle informazioni necessarie per dare risposte adeguate e aggiornate.
Sono state numerose le trasmissioni televisive delle reti RAI, Mediaset, LA7 e Sky Sport a lanciare l'appello a donare e ringraziamo i conduttori: Sveva Sgaramola, Federica Sciarelli, Milly Carlucci, Paola Perego, Tiberio Timperi e Miriam Leone, Lorella Landi, Elisa Isoardi e Franco Di Mare, Osvaldo Bevilacqua, Mario Mattioli, Michele Mirabella, Paola Ferrari e i conduttori di Sky Sport.
Un ringraziamento speciale va a Marilisa Pagani di Tele Reporter, Pinuccio Del Menico di Telenova, Marco Gaiazzi di Class TV che hanno ospitato in studio l’associazione per sostenere la raccolta fondi. Ventuno reti televisive nazionali, tra cui Mediaset, LA7 e Sky e regionali hanno mandato in onda lo spot video "La stanza della memoria" e 20 radio hanno trasmesso lo spot audio.
Della campagna, inoltre, hanno dato notizia numerose testate quotidiane e periodiche e trasmissioni radiofoniche, che hanno ospitato l'associazione. E innumerevoli sono stati i siti internet e i blog, sui quali è stato riportato l’appello a donare.
A tutti loro va il nostro grazie di cuore" "Ci avete aiutati a raggiungere lo scopo che ci eravamo prefissati: attirare l'attenzione sui malati e sui bisogni delle loro famiglie; inoltre il ricavato dell’iniziativa ci consentirà di continuare ad offrire ai familiari dei malati un servizio che li faccia sentire meno soli, risponda ai loro dubbi e alle loro domande e fornisca una sorta di bussola per orientarli nelle pur scarse proposte di cura ed assistenza che ruotano attorno alla malattia". |